Il compito dello Gnatologo

Il compito dello gnatologo è quello di diagnosticare le disfunzioni cranio-cervico -mandibolari in atto e fornire la terapia adeguata ma anche di prevenire lo sviluppo delle stesse attraverso una attenta valutazione dei fattori di rischio eventualmente presenti.

Gli studi sull’apparato stomatognatico e le metodiche ideate e standardizzate dal prof. Slavicek permettono di diagnosticare le disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare, di affrontare e trattare, mediante l’uso di terapie reversibili mirate (bite), le disfunzioni cranio-mandibolari e temporo-mandibolari di pertinenza odontoiatrica, le cefalee muscolo tensive, le parafunzioni e il bruxismo, le malocclusioni.

Nella maggior parte dei casi, la terapia risolutiva si basa sul corretto riposizionamento della mandibola rispetto alla mascella.

Gli esami strumentali permettono al dentista gnatologo di formulare una diagnosi corretta e progettare una terapia reversibile (bite) o irreversibile (ortodonzia, protesi o molaggi).

La visita, momento diagnostico fondamentale, richiede in alcune circostanze il ricorso all’impiego di mezzi strumentali.

Come per molte altre specialità mediche, anche in gnatologia occorre disporre di strumentazione adeguata. I modelli del paziente correttamente montati in articolatore, la radiografia panoramica delle arcate dentarie, la teleradiografia del cranio con il tracciato cefalomentrico, la risonanza magnetica dell’articolazione temporo-mandibolare, la Tac e la condilografia rappresentano i principali mezzi diagnostici in dote allo studio.